Tour de France 2019, Thibaut Pinot soddisfatto dopo la cronosquadre: “Sapevamo di poter fare una grande prestazione”
Groupama – FDJ sorpresa della cronosquadre del Tour de France 2019. Nel giorno del grande successo della Jumbo-Visma la formazione transalpina ha chiuso a soli 32″ dal team olandese e vicinissima a formazioni sulla carta ben più quotate, a soli 12″ dal Team Ineos, addirittura davanti a Bahrain – Merida e Astana. Una giornata che in molti avevano pronosticato difficile per il capitano della compagine transalpina Thibaut Pinot e che invece lo ha visto precedere molti dei suoi rivali per il podio finale di Parigi.
“Sapevamo quel che potevamo fare – commenta con soddisfazione il capitano al termine della prova, preparata minuziosamente – Per voi è stato inaspettato, ma noi sapevamo di poter fare una grande prestazione. Non siamo sorpresi, anche se tutti ci vedevano perdere un minuto. Stefan Küng ci dà molti consigli ed è molto importante. Abbiamo fatto uno stage appositamente per al cronosquadre, il che penso sia piuttosto raro. Questo Tour è cominciato molto bene, non vedo l’ora di arrivare giovedì alla Planche des Belles-Filles”.
Il cronoman svizzero, proveniente dal Team BMC, è stata una delle chiavi dell’ottima prova dei francesi: “Sapevamo che se avessimo fatto perfettamente quello che avevamo detto, non saremmo stati lontani. Abbiamo rispettato i piani, sono molto contento della mia squadra. Avevo molta fiducia nei miei compagni perché abbiamo fatto un buon allenamento. Non abbiamo commesso errori, questa è la cosa più importante. Abbiamo messo Thibaut in una buona posizione”.
Lo svizzero ha portato alla Groupama-FDJ tutta la sua esperienza: “Ho vinto diverse cronosquadre, arrivano dalla squadra migliore in questa specialità, ma la cosa più importante è stata dare convinzione alla squadra: ‘Dai ragazzi, siete forti, siete bravi, ben preparati, non c’è motivo per non essere all’altezza dei miglio’. Prendere il via con la giusta mentalità è importante, bisogna partire per guadagnare tempo sugli avversari, non per perdere tempo”.
Una nuova dimensione anche per Rudy Molard che dichiara: “È stata la cronosquadre più veloce della mia carriera. Ho provato un grande piacere nella fatica. Rispetto alla concentrazione, allo stress, l’adrenalina ha preso il sopravvento. È filato tutto liscio, non c’è stato alcun anello debole. Abbiamo mostrato il nostro collettivo, il nostro desiderio di dare tutto per Thibaut. Ci eravamo preparati bene, non abbiamo avuto nessun problema meccanico. Tutto questo lavoro ha pagato”.
Soddisfazione anche per il direttore sportivo Philippe Mauduit, arrivato anche lui quest’anno apportando una esperienza internazionale di alto profilo. “I ragazzi hanno fatto meglio di quella che era la nostra tabella di marcia – commenta per L’Equipe – Erano tutti concentrati, applicati, hanno dato il meglio. A 400 metri dal traguardo, David Gaudu è entrato un po’ veloce in curva, voleva finire con i suoi compagni, gli è partuta la ruota posteriore. Ha una ferita superficiale a una mano”.
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